Dopo quasi un lustro di progetti S4/ Hana e Fiori, sono parecchie le esperienze vissute dai nostri consulenti in questa fase di trasformazione. Ma trovarne tante già codificate e così ben organizzate in un singolo post (“SAP Fiori for SAP S/4HANA – Top 10 Myths & Misconceptions to Avoid”) è stata una piacevole sorpresa. L’autrice è una valente Stratega UX di SAP Fiori , Jocelyn Dart. E’ scritto in inglese, perciò mi limito a citarne i punti salienti e invito tutti coloro che sono coinvolti in un progetto di migrazione verso S4/Hana e SAP Fiori a visionarlo, potrebbe rivelarsi utile nel prevenire alcuni problemi che spesso ricorrono nella gestione di questo tipo di progetti.
“Si può usare SAP S/4 HANA senza SAP Fiori”
Tecnicamente vero…
Ma questo limita la possibilità di utilizzare alcune funzioni specifiche che sono attualmente disponibili solo in versione Fiori.
E’ da capire quali di queste funzionalità siano essenziali per gli utenti di S/4 Hana per pianificare e investire su una possibile soluzione personalizzata, sulla base dei gap rilevati.
“Tutti gli scenari Fiori e S/4 Hana UX sono pronti all’uso”
Non è proprio così. Anzi, è assolutamente prioritario pianificare quali Ruoli, quali App e quali porzioni di scenario saranno utili alla trasformazione dell’Azienda.
La gestione di un cambiamento di questa portata non può essere lasciata al caso, sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista dei processi di business che devono essere attivati in modo mirato.
“C’è una App Fiori per ogni transazione della SAP GUI”
Non è esatto. Il modo in cui si impostano e si usano le transazioni SAP è completamente diverso dal modo in cui funzionano le App Fiori. La modalità con cui si concepiscono i processi di business deve essere rivista per adattarsi ai nuovi strumenti disponibili.
“L’attivazione di SAP Fiori in S/4 Hana è solo uno step tecnico sistemistico”
E’ vero che l’attivazione delle App e delle funzionalità è di per sé un’attività operativa e anche massiva. Ma serve un fine tuning funzionale sul sistema (customizing) per avere un reale vantaggio dall’uso delle App, rispettando nel contempo anche le esigenze legate alla sicurezza dei dati (autorizzazioni)
“I Visual Themes di Fiori convertono le transazioni SAP GUI e le WebDynpro ABAP in App Fiori”
Non è così, perché sulle transazioni classiche cambia l’aspetto estetico, ma restano gli stessi comportamenti della versione SAPGUI, della WebDynpro ABAP e perfino della WebUI del CRM. E quindi non si può garantire il funzionamento di tutte le applicazioni sul mobile: bisogna provarle una per una. Le alternative? Rimanere sulla SAPGUI o usare il Business Client con la modalità Launchpad, che utilizza tuttora la modalità «Webgui».
“Una App Fiori deve supportare tutte le funzionalità della corrispondente transazione GUI”
Il concetto alla base di Fiori è la scomposizione delle applicazioni monolitiche della SAPGUI, al cui posto si combinano più App Fiori. Non trattandosi di un porting, bensì di una ricostruzione sotto forma di App, si propongono le funzionalità già disponibili e si stima anche quello che si dovrà implementare.
“Basta selezionare le App, poi ogni utente organizza autonomamente la propria Home Page”
Tecnicamente è fattibile, ma è fortemente sconsigliato. E’ meglio predisporre fin dal primo giorno un bouquet di App adatto alle mansioni da svolgere. Si evita così che l’utente perda tempo a capire e selezionare tra migliaia di App Fiori quelle potenzialmente utili ai propri processi di business.
“Le App Fiori funzionano senza alcun intervento su tutti i dispositivi mobili”
E’ vero che le App Fiori sono responsive, ovvero si adattano automaticamente agli schermi mobile.
Tuttavia non tutte le applicazioni classiche (transazioni SAPGUI e WebDynpro) sono state adattate per funzionare in tale modalità.
Le tipologie di schermo sono tante e varie da non poterne garantire la portabilità: ciò significa che si deve valutare se e quanto sia importante questo aspetto. E’ bene capire se vale la pena investire in un sottoinsieme delle funzionalità originali, tenendo da conto anche la gestione di evolutive e di upgrade.
“I programmatori Hana e Business suite sono già pronti a sviluppare App Fiori”
Talvolta sì, più spesso no. Il passaggio da SAP Netweaver alla nuova ABAP Platform comporta la familiarizzazione con nuovi strumenti (es. Eclipse) e l’introduzione di nuovi concetti (es. da stateful a restful) che non erano presenti in passato. Si può imparare, ma potrebbe richiedere un investimento per lo meno in termini di tempo per l’adattamento.
“Con Hana non è più necessario preoccuparsi delle performance e del fine tuning”
Dal momento che i dati viaggiano via Internet verso il browser degli utenti, l’aspetto prestazionale è decisivo per rendere confortevole l’operatività quotidiana. Bisogna evitare che l’autostrada Internet diventi come la tangenziale delle metropoli nelle ore di punta: un collo di bottiglia. A tal proposito, risultano penalizzanti le applicazioni che girano in modalità «compatibile», perché non sono predisposte per funzionare via internet come invece è per le App Fiori native.
Conclusioni
Ogni cambiamento comporta uno sforzo per adattarsi, e il passaggio a S/4 Hana, Internet e SAP Fiori non fa eccezione.
Il cambiamento non può essere lasciato al caso, e le persone – gli utenti aziendali – sono ancora più che in passato la chiave verso il successo. Essi vanno seguiti e supportati con buonsenso e pragmatismo affinchè gli strumenti di cui vengono dotati non restino inutilizzati, ma diventino un fattore positivo per il lavoro individuale e per la produttività globale.